lunedì 28 dicembre 2009

come pasta per la pizza


immagino mini-panettoni e bollicine di spumante scivolare allegri nel mio sangue. tipo siamo fatti così, come idea. colpa di tutte le cene i pranzi e le merende. mi sembra di essere lievitata, come pasta per la pizza.

inoltre le micro-fette di pandoro che scorrazzano dentro di me mi danno un po' alla testa. sono in uno stato sospeso di rimbambimento. oggi ho lavorato, per esempio: un lunedì lungo 4 settimane.

e così mi preparo a mettere una sveglia a orari marziani, domani mattina. ho sempre l'ansia che gli aerei partano senza di me. per placarla ho aperto musicovery. ho impostato la barretta degli anni in modo che al massimo arrivi al 1959. e ho lasciato venire fuori il mio animo jazz-swing. con un pizzico di rockabilly.

photo via | vi.sualize.us

sabato 26 dicembre 2009

il film di natale



"dovevamo aspettare gli ultimi sei giorni dell'anno per i 10 euro meglio spesi del 2009?" (fay)

venerdì 18 dicembre 2009

alla tv non l'hanno detto

ieri notte mi sveglio. la luce nella mini-stanza è stranamente gialla, chiara in modo innaturale. non ho gli occhiali, colgo solo le cromie. "nevica", penso.

la mattina mi alzo. il tetto fuori dalla finestra è bianco. neve. e io devo prendere la macchina per andare in redazione - dall'altra parte di milano. l'unico pensiero che riesco a formulare contiene insulti. che riferisco prontamente a mia mamma, in cucina.

- cazo, ha nevicato.
- no.
- come no?
- alla tv non l'hanno detto.
- ma fuori ci sono i tetti bianchi!
- ah.

(comunque sì, era neve. la stessa che scende da oggi pomeriggio, ricoprendo cose e persone di bianco e facendo venire voglia di starsene a casa con le calze)

lunedì 14 dicembre 2009

rimbalza nella testa

he's got red lipstick
and a bright pair of shoes
knee high socks
what to cover a bruise

(andrew bird / fake palindromes)

natale n. 5


otto amiche. il tavolo di casa fritto. le candele accese. il menu da 8mila calorie. l'atmosfera morbida. i regali. i racconti. i punti di vista. ridendo e scherzando, è il quinto natale che passiamo insieme.

la cena di natale a roma inaugura una non-stop di serate paranatalizie. un rito che non c'entra niente con babbo natale & co, semplicemente una scusa per trovare una sera da dedicarsi.

photo | i.Anton

venerdì 11 dicembre 2009

in solitaria

pensavo sarebbe stato strano, visitare la mostra di steve mccurry da sola. invece è stato bello, girare tra le foto in solitaria. un po' per come sono esposte - alberi tematici da cui pendono i poster, mischiandosi come rami e rendendo il percorso tutto tranne che lineare. un po' perché a sentire le vaccate che si diceva la gente avrei preferito spararmi, piuttosto che essere accompagnata.

"uh guarda, il cagnolino" - foto di un cane sulla porta di una casa, affacciata su una strada inondata dalle pioggie dei monsoni.
"vedi, il cavallo..." - foto del muso di un cavallo morto ustionato in kuwait.
"ah quindi loro sono fuori dal finestrino e lui era su un taxi... ma chi l'avrebbe mai detto!" - foto di due bimbi indiani sotto la pioggia, fuori dal finestrino di auto.

a parte la stupidità umana, della mostra mi hanno colpito il kuwait che brucia, i colori dell'india, i volti nobili dei ritratti, gli occhi dei bambini (uno tiene una pistola puntata alla tempia; eppure a te viene da guardare la lacrima che sta per cadergli da un occhio).

giovedì 10 dicembre 2009

incontrare milano per la prima volta

era una bella sera, questa, per incontrare milano per la prima volta. l'aria fredda ma limpida, secca. le strade vestite a festa di luci. una bella sera per avere finalmente qua una delle fritte. per scoprire che so fare da cicerone anche a milano, nonostante negli ultimi anni l'abbia fatto quasi sempre a roma.

mi sono chiesta come l'abbiano vista, questa città, gli occhi della sicula. se abbiano ritrovato i miei racconti e i miei lamenti. o se abbiano bevuto la parte bella, una città nuova tutta luccicante.

l'albero di natale davanti al duomo bianco. la galleria tutta accesa con un enorme vischio in mezzo. piazza della scala nel buio, illuminata da lucine sui palazzi e sugli alberi, con una proiezione sulla facciata del teatro e la musica. piazza mercanti con la sua aria veneziana. via torino dal tram. le colonne di san lorenzo e un'installazione di luci e note, i navigli con le ghirlande luminose che si specchiano nell'acqua, il vicolo delle lavandaie. i ristoranti cari e i cortili.

chissà cosa hanno visto, gli occhi della ragusana. i miei, una milano in stato di grazia (una volta tanto).

martedì 8 dicembre 2009

have to write to

finita la lista dei miei have to write to, delle mail mai scritte in questi due mesi frenetici, direi che è giunto il momento di affrontare una grande sfida. sistemare gli scaffali della libreria.


photo via | ffffound

la prima canzone del mattino

la prima canzone del mattino, ascoltata bevendo un bicchiere di latte macchiato tiepido.

photo | pauline

venerdì 4 dicembre 2009

i santi a volte servono a qualcosa

ringraziamo ambrogio, il santo che noi milanesi festeggiamo (?) il 7 dicembre. per merito suo, stasera alle 19 (record di uscita presto) ho salutato la redazione con un "buon ponte a tutti" e mi sono incamminata verso 4 giorni di stacca-la-spina. che poi, mica ero solo io: tutti dicevano "buon ponte, buon ponte" e sembrava una festa già solo a pronunciarlo.

quindi grazie, ambroeus. non so bene cosa abbia fatto tu per diventare uno per cui si fa un giorno di vacanza, ma so cosa farò io durante il ponte:

* attacco frontale ai negozi del centro, in orari strategici, per regali (per gli altri e per me)
* artigiano in fiera, come da tradizione
* nanna, nanna, nanna
* palestra prima di diventare un blob
* cene, aperitivi, dopocena, merende, spuntini, passeggiate, dibattiti & co con le persone che non vedo da un'eternità
* scrittura delle mail rimandate da mesi
* forse forse pure una polentata

ecco, il ponte.

(foto vladxc)

mercoledì 2 dicembre 2009

da consumarsi preferibilmente entro

trovo appena appena indelicato il fatto che i miei colleghi, pur con espressione contrita, mi ricordino spesso e volentieri che ho la data di scadenza scritta in fronte.

come si dice (chi? boh)? l'italia è una repubblica fondata sullo stage.