domenica 24 febbraio 2008

uolter

Uolterueltroni non dirà mai le parole "basso" o "nano", ma userà la formula "diversamente alto" per inaugurare un nuovo clima di dialogo con l'opposizione.

alcune sono davvero geniali. corriere.it gentilmente si ringrazia.

venerdì 22 febbraio 2008

occhi

e poi, a un certo punto mancano le parole.

una chitarra che conosci da 20 anni e che ascolti per la prima volta, birra, "perché sculetti camminando?", le bolle di sapone, i baustelle, i palazzi che corrono fuori dal finestrino.

martedì 19 febbraio 2008

farfuglio, svegliandomi

alle 5.20 spalanco gli occhi. farfuglio aiuto, nel sogno tento di urlare. un bancomat, io vestita da biancaneve dopo una festa di carnevale. un uomo che mi blocca le mani. io che cerco di gridare, ma l'aria mi muore dentro.

riemergo dal sonno, con la sensazione cosciente di salire dal basso in alto. ho le braccia intrecciate sopra alla testa. mi sono ingarbugliata da sola, insomma. e mi sono spaventata.

ci penso per ore, perché addosso mi resta una paura infantile. stabilisco che la colpa è delle mie due cape. ieri a pranzo - sedute a mangiare su una giostrina per bambini al parco - parlavano del pedofilo che ha stuprato una bimba. per lui chiedevano a scelta morte o castrazione. probabilmente, potendo, tutte e due.

e a me, che psichiatra non sono, veniva il dubbio che tagliarglielo non sia una grande idea. giusto perché così levi di mezzo lo strumento, mica il problema. come dire: se io ho la tendenza maniacale a tirare calci, non è che se mi tagli le gambe la mia rabbia si placa. la volta dopo tiro pugni, no? e pure con maggior frustazione e violenza. credo.

comunque, a corollario del discorso dicevano cose tipo "eh ma non si può più andare in giro, è così pericoloso".

io, che faccio della mia libertà di 26enne di prendere la metro alle 11.30 di sera una questione di principio, me ne stavo zitta.

e stamattina, dopo il sogno, riflettevo sulla paura. sui titoli dei giornali. sui messaggi quotidiani. inquinamento puro. come se le parole non avessero peso. e in fondo mi tranquillizzava, sapere che io con le parole al massimo posso incentivare il consumo di carciofi o nespole. a dir tanto, tiè, di gorgonzola.

giovedì 14 febbraio 2008

prendere nota

il modo migliore per buttare via la vita è prendere nota. il modo più facile per evitare di vivere è stare a guardare. cercare i dettagli. riferire. senza partecipare. lasciare che il grande fratello canti e balli per te. fare il giornalista. essere un testimone affidabile. un membro del pubblico pieno di gratitudine.
(chuck palahniuk - ninna nanna)

(mmmm... da non leggere in metro, mentre stai andando in una redazione con il preciso obiettivo di diventarlo, prima o poi, un giornalista. mentre ti prepari a una giornata in cui prenderai nota.

perché cercare i dettagli, in realtà, è straordinariamente bello - e dettaglio è anche l'orecchio alla pagina spessa del libro, che automaticamente pieghi)

lunedì 11 febbraio 2008

l'eleganza del riccio

madame michel ha l'eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti
(muriel barbery - l'eleganza del riccio)

del riccio, credo di non avere l'eleganza. l'incoerente inavvicinabilità (unita a instabilità selvatica), quella sì.

domenica 10 febbraio 2008

everybody loves a carnival

la settimana corta da pendolare dei rapporti non fa tempo a iniziare e già vola via. in un istante è venerdì, è un treno nuovo, è una tratta a rischio cortocircuito passato/presente. perché le rotaie non solo portano in giro. ma mettono in moto la mente in modo strano, e non sempre si sa dove si va a finire.

così eccoci a viareggio a soddisfare la voglia di carnevale, al rione croce verde che ti accoglie in un clima di follia positiva. vanno molto di moda i costumi pelosi (puzzola-coniglio-orsetto) e i ragazzi amano indossare calza a maglia e tutù (il perché, io sinceramente non lo so).

due notti di musica trash e balli in piazza, di bicchieri e di pipì da fare. e poi, il mare d'inverno, la luce sulla spiaggia.

vola via anche il weekend con un pranzo della domenica. e tra un attimo, è lunedì.

lunedì 4 febbraio 2008

ex

non esistono ex coinquiline.

(altrimenti, chi è che preparerebbe un pranzo della domenica più impegnativo di qualsiasi cenone natalizio?)