domenica 29 novembre 2009

che la festa cominci

un paio di capitoli. alla presentazione - anzi, reading - del nuovo libro di ammaniti, lui e antonio manzini hanno letto/recitato giusto un paio di capitoli. quanto è bastato a farmi rosicare all'idea di non poter iniziare subito il libro. avevo in lettura chatwin e non è nel mio dna lasciare lì i libri. o leggerne due insieme.

ho conosciuto gente che legge contemporaneamente 3-4 libri. sinceramente, non li capisco.

comunque mi sono portata a casa dalla feltrinelli la mia copia di che la festa cominci, non autografata perché c'era una coda di 3 ore. mi guardava dalla scrivania, mentre io inseguivo bruce (chatwin) nel suo girare per il mondo e incontrare persone.

poi un giorno le 440 pagine di che ci faccio qui? (bello, eh, ma parecchio impegnativo) sono finite. la sera ero stanchissima, e molto indecisa: attacco con niccolò o rimando? naturalmente non ho resistito.

ora: io adoro ammaniti. credo, tra una cosa e l'altra, di aver letto tutto. che la festa cominci è un miscuglio di immagini e personaggi assurdi, tipo branchie. ora, non è il libro. però fa ridere. ha ritmo. è farcito di battute. è romano in un modo che se con roma hai avuto qualcosa a che fare, non può non farti sghignazzare. un 7, diciamo.

adesso devo decidere che nuovo libro iniziare. intanto voglio passare alla feltrinelli, perché vendono ti prendo e ti porto via con lo sconto. e io l'ho letto un milione di anni fa (prestato da gila?) e mi va di riavere tra le mani quella copertina alla keith haring pazzo.

ps. ammaniti da fazio.

venerdì 27 novembre 2009

in camminata lunare



e poi rientriamo
in camminata lunare,
con dei salti di sei metri,
ci vedete avanzare
e marisa mi tira in un portone
e si fa baciare,
in un arcobaleno di luci,
io la bacio senza protestare

(arsenico / ti ho visto in piazza)

mercoledì 25 novembre 2009

disinstallare

io ho lottato con msn e con messaggi che si autogeneravano. con canzoni. altri con foto, con facebook, con sms sbagliati. quindi quando ho letto questo, mi è sembrato che avesse un senso.

e mi è venuto in mente il film se mi lasci ti cancello (che ho visto in un cinema del centro, il corallo mi sa, un pomeriggio degli anni dell'università in statale. e di cui giustamente non ricordo nulla).

martedì 24 novembre 2009

cambio rotta cambio stile

da quando sono al nuovo lavoro, ho cambiato modo di vestire. un po' mi ci sono trovata, un po' forse mi ci voleva. per dire, ho pressoché abbandonato i jeans. io.

non che ora vada in giro in tailleur, sia chiaro. però ho un rivoltato le priorità dell'armadio e sono diventata la donna con i capelli corti più donna con i capelli corti della storia.

detto questo, pensavo al fatto che ogni volta che ne ho occasione metto le all star.

un attimo in salita

ci sono lunedì in cui ti accorgi di aver perso un guanto (nonostante in realtà tu non l'abbia mai messo - era semplicemente in una borsa troppo affollata e sarà scivolato via). ci sono lunedì lunghi, strani lenti. lunedì in cui al lavoro ti senti invisibile.

lunedì in cui temi di avere dei problemi di comunicazione con i tuoi capi. lunedì in cui torni a casa tardi e ti chiedi "chi me lo fa fare". lunedì in cui "esco, non esco, esco, non esco" e alla fine esci, perché la settimana ha troppe poche sere.

insomma, lunedì che avvallano l'idea che il lunedì è un giorno un attimo in salita.

ma io questa la conosco

ehi, ma io questa la conosco (è la spilungona della classifica delle giacche più brutte). se un giorno la redazione cade in letargo a un orario decente, forse potrei andare a vedere la sua mostra. dubito. ma se è sempre meglio che niente.

lunedì 23 novembre 2009

superman

mi sono sentita un po' superman. lui aveva la cabina telefonica: entrava sfigato, usciva con tutina dai super poteri. io mi sono cambiata nel bagno del treno. a 25 minuti da tiburtina, mi sono chiusa dentro e ho dato fondo a tutte le mie capacità di contorsionismo per cambiare collant-scarpe-vestito-maglione. e, nonostante gli scossoni del treno, sono riuscita a mettermi il mascara sugli occhi - non negli occhi.

certo, quando sono uscita in abito da sera e tacco mi aspettavo minimo minimo un "ohhhhhhh" dai quei bifolchi degli altri viaggiatori. niente. si vede che i super eroi non vanno più di moda.


venerdì 13 novembre 2009

stars


(stars / your ex-lover is dead)


sembri

una ragazza del piper. una scimmia. un gatto.

ho tagliato i capelli. tagliato-tagliato, intendo.

sabato 7 novembre 2009

my november

in pigiama da una vita

uno dei momenti più seccanti* dell'influenza, è quando ormai ti senti guarito e quindi non vedi un motivo per restartene barricato in casa. anzi, uscire ti farebbe sentire meglio.

ma poi ti metti a pensare che fuori fa freddo, che in fondo un giorno in più che cambia, che se poi hai una ricaduta... e insomma stai lì a valutare pro e contro, sapendo già che il weekend da quasi-sano tanto è buttato via.

* gli altri sono: quando sudi, quando hai male ovunque, quando sei circondato da fazzoletti, quando ti accorgi di essere dislessico a scrivere, quando non puoi vedere più di due puntate di desperate perché poi hai sonno, quando hai la tosse, quando ti svegli di notte, quando i tuoi capelli diventano una scultura brutta, quando sei da 4 giorni in pigiama, quando ti annoi.

ah, non è vero che l'influenza fa crescere: fa crescere solo i capelli (male).

martedì 3 novembre 2009

la febbra

ieri fuori dalla finestra c'era la siberia e io era vestita da albero - stivali marroni, collant verdi, vestito marrone, maglione verde. oggi c'è il sole ma io sono pigiama e ho la febbre.

dopo aver dormito e sudato mi sa che ora mi attacco a lipstick jungle e a desperate. altre idee per passare il tempo?