in macchina - la mente sovrappensiero - leggo un messaggio in arrivo dalla piazza romana piena di gente e musica e loro. gli occhi si fanno sottilmente liquidi, il cuore si scioglie. sarebbe stato il quarto anno di fila, ognuno diversamente bello. invece sono 600 km.
e salgo a casa, accendo raitre e so esattamente che sul palco ci sono i baustelle. lo so, e basta.
così sto con le palpebre spalancate sullo schermo, a scrutare teste sapendo che lì in mezzo c'è chi non posso che adorare questo tuo profondo.
e salgo a casa, accendo raitre e so esattamente che sul palco ci sono i baustelle. lo so, e basta.
così sto con le palpebre spalancate sullo schermo, a scrutare teste sapendo che lì in mezzo c'è chi non posso che adorare questo tuo profondo.
3 commenti:
Perché, adesso dove sei?
Ok, ho detto una cazzata. L'avevi scritto da me, che sei a Milano.
sono a milano :)
stupita per come una domenica di estate (pratino ai giardini della guastalla, pranzo in trattoria, vestito con i fiori) qui sia quasi matematicamente seguita da un lunedì di grigio pallido/slavato.
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