uno. all'ora di pranzo camminavo in via savona, immersa nel sole e nel caldo. mi sono chiesta chi è che ha inventato gli orari di lavoro. per quale motivo, nelle ore più belle, bisogna stare chiusi in un ufficio.
due. a una conferenza stampa sulla birra, cercavano di convincermi che quella analcolica è buona esattamente come quella normale. io, da brava cronista quale ogni tanto fingo di essere, per dovere professionale le ho assaggiate entrambe.
l'analcolica fa schifo. ho pensato che fosse un problema mio, poi ho visto il mastro birraio e l'amministratore delegato bersi l'alcolica e rifiutare (con gentilezza ma con una faccia che spiegava tutto) l'altra. e ho avuto la conferma: l'analcolica fa schifo.
tre. esiste, nel giornalismo, questa cosa che si chiama focus. o cuore. o taglio. in pratica, la prospettiva che dai a quello che racconti, il nocciolo a cui punti, il senso ultimo per cui uno ti dovrebbe leggere.
in questi giorni mi dannavo per trovarne uno per un pezzo imposto dall'alto dei cieli. poi ieri l'ho trovato, il taglio. e sono stata felice. magari farà schifo, ma almeno un cuore ce l'ha.
quattro. tutto questo per dire che il mio lavoro mi assorbe molto. e che se questa settimana non sono uscita neanche una sera, non è perché sono una sfigata. è perché lavoro molto.
cioè sì, è anche perché sono una sfigata.