ho preso forbici e scotch. i ritagli ammonticchiati. i biglietti da visita buttati lì. la moleskine di milano vinta non ricordo più bene dove. e mi sono messa a fare il collage che avevo in mente da tempo, da quando sono tornata a milano. ormai alcuni anni, parecchi mesi e infiniti giorni fa.
ho appiccicato le schede e le descrizioni di ristoranti, bar, locali, enoteche, aperitivi, posti per ballare, per bere, per ascoltare la musica. quelli che quando leggi il trafiletto pensi «deve essere carino! voglio andarci una volta!» e poi te lo dimentichi (lo stesso succede con i film da vedere e le canzoni da scaricare).
ho appiccicato le schede e le descrizioni di ristoranti, bar, locali, enoteche, aperitivi, posti per ballare, per bere, per ascoltare la musica. quelli che quando leggi il trafiletto pensi «deve essere carino! voglio andarci una volta!» e poi te lo dimentichi (lo stesso succede con i film da vedere e le canzoni da scaricare).
così, ogni volta che non saprò dove andare, mi ispirerò infilando il naso nella moleskine. e mi obbligherò a scoprire un posto che non conosco, un angolo di questa città che ignoro, un luogo che altrimenti mi sarei persa. perché ho bisogno, di questo.
(e così ieri sera ho obbligato tutti a seguirmi allo spazio aurora a rozzano. e se dico che stamattina avevo male alle gambe per quanto ho ballato, potete credermi)
(e così ieri sera ho obbligato tutti a seguirmi allo spazio aurora a rozzano. e se dico che stamattina avevo male alle gambe per quanto ho ballato, potete credermi)