lunedì 16 gennaio 2012

mio nonno parla da solo

mio nonno ha gli occhi azzurri come il mare quando è calmo. sul mare c'è nato, sul mare ha lavorato per una vita. per decenni ha navigato sui transatlantici che si facevano dall'europa all'america. 

era direttore di sala macchine, che è il gemello invisibile del comandante. il comandante regna sul ponte, il direttore di sala macchine nella pancia della nave. o almeno così l'hanno spiegata a me, facendomi vedere le foto di lui bellissimo in divisa.

mio nonno è passato non so quante volte per il triangolo delle bermuda, si è innamorato della baia di rio e di new york, ha navigato con l'oceano incazzato (mare forza 10, tipo, anche di questo ho visto le foto e sembrava un muro d'acqua). 

mio nonno pure ogni tanto faceva suonare la sirena, di fronte a genova, per salutare mia nonna. e un suo parente (uno zio, credo: non sono molto ferrata sulle questioni familiari, la memoria storica è mia sorella) doveva imbarcarsi sull'andrea doria che poi è affondato. 

mio nonno, mi dice mia mamma, continua a borbottare «ma come si fa a dare in mano a questa gente una nave così grossa». guarda le immagini della costa concordia e si lamenta (parlare da solo è il suo forte). lui di aerei, navi e treni non si è mai fidato. e mi sa che questa storia di una nave colata a picco in una bacinella come il mediterraneo proprio non la manda giù. 

e sono abbastanza certa che, a quasi 90 anni, sarebbe in grado di attaccarti un discorso di ore su cosa hanno sbagliato. e su perché, ovviamente, lui se la sarebbe cavata mooolto meglio. comandi, comandante.


3 commenti:

nena ha detto...

che bello fede, un bellissimo racconto.

cambiando discorso, giovedì mi portano i mobili, nel week end trasloco. ci siamo amica, ci siamo :-)

ale ha detto...

:)
oggi l'ho chiamato e dopo un "non mi far parlare" ha continuato a ripetere "una tragedia... che vergogna" in loop

fe ha detto...

@ nena: yuppie!!

@ ale: eh mamma mi ha detto che sta vivendo un delirio di onnipotenza marinara :)