di solito i giorni sono puzzle di impegni a incastro. persone, lavori, incontri, feste, serate, email, appuntamenti, telefonate, una cena qua e un aperitivo là, «mi spiace ma questa settimana non posso, ho tutte le sere piene».
ho la tendenza a riempire le ore e i minuti all'inverosimile, fino quasi a farli scoppiare. ho la tendenza a non stare ferma, a sovraccaricare, a voler fare tutto. finendo per lamentarmi, poi, perché è troppo. anche se so che il troppo è vita.
perché poi arrivano i giorni del troppo poco, e con loro il terrore. giorni lenti, vuoti, in cui c'è poco da fare, nessuno da vedere. si recupera il sonno perso, ci si porta avanti col lavoro, si prepara una torta allo yogurt di mirtilli. e poi?
via | weheartit |
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