mercoledì 23 settembre 2009

i mondi sui quali guardare

non più ottico ma spacciatore di lenti
per improvvisare occhi contenti,
perché le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.
(fabrizio de andré - un ottico)

amo gli occhiali. per me sono un'abitudine ma anche una fissazione. senza, mi sento nuda. senza, mi sento meno me.

occhiali per vedere e per farsi vedere. per mostrarsi e per nascondersi. occhiali per "fare" una faccia - che poi è la mia faccia.

ho avuto brutti occhiali grossi con la montatura dorata. allora ero una bambina. poi sono diventati ovali, sempre dorati, sempre bruttini. allora ero in quella fase in cui non sei niente.

poi bordeaux, stupendi, e io diventavo adolescente. blu, non mi sono mai piaciuti fino in fondo. ero nel periodo ribelle. poi i mitici occhiali rossi fuori e bianchi dentro, il mio vero amore. sostituiti da quelli rossi e viola, un ripiego che si è rivelato molto azzeccato. infine verdi con sfere psichedeliche anni '70 sulle stanghette.

e ora, nuovi occhiali. ve li presento.

2 commenti:

Fabio-Tommy ha detto...

A ME PIACCIONO..

fe ha detto...

anche a me :)