lunedì 20 dicembre 2010

dolce-far-niente

a ogni cosa il suo tempo, si dice. io mi sono resa conto di aver imparato ad apprezzare i weekend di dolce-far-niente stasera, per esempio. sulla soglia dei 29 anni, mentre me ne stavo con le gambe nude sotto il piumone colorato a leggere un libro con un titolo che mi fa impazzire (questo bacio vada al mondo intero).

come se la classica domenica universitaria (sveglia a mezzogiorno, colazione col pandoro, pranzo alle 4.30, telefilm, libri, caffè con gli amici, mac, musica), che non ho mai fatto all'università, diventasse accettabile ora. ora che fuori fa un freddo che ti viene solo voglia di stare sotto a una coperta e rimirare lo smalto rosso bordeaux sulle unghie.

e un po' deve essere la reazione ai discorsi dell'altra sera. con noi due a parlare sorprese di amici che fanno cose da grandi (sposarsi, convivere, comprare casa, fare progetti, accendere mutui, fare figli) e vivono in case da grandi. e biba che ci ammonisce: «ma noi siamo grandi». oh, foc.

4 commenti:

CristianoRonaldo10 ha detto...

sei unica

linà ha detto...

oh fock!! :)
ricordo a proposito delle mattinate quando io dormivo e tu invece ti puntavi la sveglia anche se avevamo fatto tardi. una di queste volte ti ho chiesto perchè e tu: "Se mi sveglio tardi mi sembra di aver buttato la mattina"..
che tempi.

fe ha detto...

eh linuz, che dire, allora eravamo giovani e belli.

ora la prospettiva è un pochino cambiata. penso: meglio buttare via la mattina dormendo, anziché ciondolare tutto il giorno rimbambita dal sonno.

e poi va detto: fa troppo, troppo freddo (oggi milano è un blocco di ghiaccio grigio).

valerio ha detto...

Alla fine ci sei arrivata!! ALLA FINE HAI CEDUTO!!