mercoledì 4 aprile 2012

radar di desideri

davanti a una quiche, si parlava di come nel mondo gay sia diffusa l'abitudine di usare siti e app per trovare qualcuno con cui fare sesso. puro e semplice sesso, nella stramaggioranza dei casi (poi capitano, mi spiegano, quegli appuntamenti in cui dopo cinque minuti capisci che l'altra persona è destinata a non essere solo di passaggio, nella tua vita).

sono radar della scopata, in fondo: vedi chi è in zona e ha la tua stessa voglia, ti accordi, la soddisfi. arrivederci e grazie.

secondo il mio cicerone nel mondo di grindr e compagnia, si tratta semplicemente di questo: ottenere quel che si vuole, senza ipocrisia. dice che anche tra gli etero si stanno diffondendo questi strumenti. ma ci sono resistenze culturali che li frenano.

mi sono chiesta, sorseggiando rum, quale sia la differenza. i desideri, in fondo, sono gli stessi. ma forse tra uomo e donna scatta qualcosa di differente. lui ha bisogno di sentirsi conquistatore, lei di sedurre. insomma, forse di base c'è la voglia di scegliere e di essere scelti. e di faticare un po', per entrare nel raggio del radar dell'altro.

poi mi sono chiesta che cosa ci scriverei, io, nel motore di ricerca di un radar che soddisfa i desideri. e non sto parlando di sesso, non sto parlando di coppia. sto parlando di desideri. di cosa si vuole davvero. e al momento nessuna app interiore mi ha dato una risposta.

(postato dall'iphone rosa)

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