sono uscita sul balcone in vestito e infradito. così, braccia nude e gambe pure (non chiedetemi perché mi vengano queste idee eschimesi, mentre bevo il cafè). oggi è un venerdì di luce e avevo voglia di vedere l'azzurro del cielo.
ho dato uno sguardo a sinistra, verso piazza del rosario, verso est. poi ho voltato la testa: i miei occhi hanno registrato solo di sfuggita la nube grigia che incombe a ovest e si sono riempiti di meraviglia. là in fondo, dietro ai tetti e ai comignoli che buttano fumo, spuntano le montagne bianchissime di neve, appena rosate dalla luce del mattino.
ho dato uno sguardo a sinistra, verso piazza del rosario, verso est. poi ho voltato la testa: i miei occhi hanno registrato solo di sfuggita la nube grigia che incombe a ovest e si sono riempiti di meraviglia. là in fondo, dietro ai tetti e ai comignoli che buttano fumo, spuntano le montagne bianchissime di neve, appena rosate dalla luce del mattino.
5 commenti:
che bella dovevi essere...
congelata semmai!
anch'io mi stupisco quando le vedo, mi danno una sensazione di pulizia. aria rarefatta canadese... le 3 parole, a caso, che mi vengono sempre in mente quando vedo le montagne da casa
e mi sa che le montagne che vedi tu casa sono le stesse che sbircio io al lavoro.
quando ho letto la parola "canadese" mi è venuto in mente qualcosa, ma sul momento non ho capito cosa. ora ci sono arrivata (e mi autocito)
http://fedinha.blogspot.com/2010/03/my-head-towards-air.html
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