lunedì 9 luglio 2012

saudade

stamattina alle 6.22 mi hanno svegliata i gabbiani. ho aperto gli occhi e dal lucernario della mansarda entrava la luce brillante e piena delle giornate terse al mare. 

tre ore più tardi stavo entrando nella metropolitana a milano, dopo un viaggio in auto semiaddormentata di cui non ho coscienza. e davanti ai tornelli mi è venuta una botta di ansia, una specie di attacco di mal di vivere cittadino. ho pensato al discorso di amico che è scappato da lisbona per tornare sull'oceano, alla domenica passata in mezzo al verde tra le vigne, al cibo mangiato con le mani e ai bicchieri scambiati, ai piedi nella sabbia, alle jam session improvvisate, ai caruggi di notte, alla pennichelle in amaca. 

mi è preso un groppo alla gola e una malinconia strana. dietro gli occhiali da sole è scesa una lacrima, che non ho potuto (o voluto) fermare. come si dirà saudade, in ligure? 

2 commenti:

Jolanda ha detto...

Ogni tanto ho bisogno di venire qui e leggerti..sarà che quando scrivi tu mi emoziono sempre!

fe ha detto...

accidenti, grazie.