mercoledì 28 novembre 2007

discorso delle strade

mi chiedo spesso come, una persona che non ci è mai stata, veda strade che sento mie. via california qui, piazza bologna giù. cosa sembrano a chi non ci è cresciuto, a chi non ci ha vissuto?

quando mi trovo in strade nuove provo sempre una strana sensazione. come se fossero irreali, come se fossero non strade. finché non diventano minimamente conosciute, sono assolutamente anonime. a due dimensioni invece che a tre. uno sfondo, non un luogo.

a roma le strade hanno perso velocemente questa caratteristica. anche zone che non conosco hanno un che di reale, di vivo. a milano no, tutto il contrario. percorro marciapiedi e corsie, e ogni volta mi sembrano sorprendentemente sconosciute.

così oggi mi sono trovata in piazza sempione (a magnà gratis) e mi sono resa conto che non la riconosco affatto. nulla mi affiorava in mente guardando il grande arco semi-impacchettato, i lampioni con tre luci, la grande piazza che - nel buio - neanche si vede dall'altra parte.

e sul 29/30, tram di legno e luci calde, questo senso di turismo poco cosciente è restato lì. accanto alla scritta vietato sporgersi.

5 commenti:

lancha2012 ha detto...

già, però è figo sapere che per qualcuno ogni strada ha un significato particolare.
ad esempio oggi sono passato per: via olivieri, via forze armate, piazzale siena, via legioni romane, via orsini e ora sono in via mar nero. 6 vie in cui ho vissuto almeno 1 anno di vita, e pensavo: oggi me le sono fatte tutte (le case), chissà quando mi capiterà di rifarmele tutte un'altra volta (sempre le case).

Anonimo ha detto...

dove c'è milano c'è casa

Fabio-Tommy ha detto...

"Strade che si lasciano dimenticare"

fe ha detto...

"ci sono strade che di notte le distingui solo per l'odore dell'asfalto, non sei sicuro di esserci mai stato ma sei sicuro che ci stai tornando"

Fabio-Tommy ha detto...

era l'altra citazione che mi è venuta in mente..