venerdì 29 agosto 2008

fedecentrismo

per la terza mattina di fila, mi sono svegliata con un brutto sogno ( stamattina ho pure pensato "che scema, ho messo la sveglia e invece è sabato", per poi accorgermi che no, non è sabato). non di quelli in cui succede veramente qualcosa di brutto, ma di quelli che mettono ansia, che appesantiscono il respiro.

e, come se non bastasse, di quelli che sembrano chiaramente dare un consiglio o un monito. di quelli che sembrano avere un significato vero, e non solo onirico. di quelli che suggeriscono che il fedecentrismo - io al centro che tento di dare un mio senso alle cose, dimenticando che all'esterno ci sono un mondo e delle persone che un senso se lo danno già da soli - non può stare un granché in piedi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

nessun senso di quelle persone che se lo danno da soli starà in piedi granchè.

Perchè il senso non è nelle nostre mani,
per fortuna.

fe ha detto...

io credo invece che il senso sia esattamente nelle nostre mani. ma anche che "nessun uomo è un'isola" e che il senso c'entra con il nostro modo di stare con gli altri, con le relazioni e le decisioni, con i baci e con gli occhi, con i contratti di lavoro e i viaggi in metropolitana.

insomma, con tutto quello in cui siamo immersi. di cui qualche volta ci dimentichiamo, perché così è un po' più facile.