ci sono delle ore abbastanza fastidiose. quelle che vanno dalle 20.42 alle 23.56, diciamo. quelle dopo cena (e a milano si cena presto, terùn), che danno esattamente l'idea dello scorrere lento e denso dei minuti noiosi.
io non so come affrontarle, ore tipo le 22.12, le 23.28, le 21.37. se sono fuori, non ci penso. a meno che non sia con persone ansiose di tornare perché hanno impegni vari da affrontare.
se sono in casa e non vorrei esserci, tento di inventarmi attività riempi-tempo. leggere che però ho male agli occhi, stare al mac che però ci sto già tutto il giorno, vedere un telefilm che però mi mancano solo poche puntate, telefonare che però l'altra persona non è in casa, dormire che però è talmente presto da essere deprimente.
e va a finire che il tempo non lo riempio. lo accantono, in attesa che sia l'orario in cui mi sembra dignitoso infilarmi sotto le coperte.
(cimere)