martedì 12 maggio 2009

senza chiedersi perché

il tuo viso, le mie mani
sono la stessa gioia immensa
è luce invisibile da succhiare
camminare senza chiedersi perché

(paolo benvegnù)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

io ero lì, in quel piccolo concerto alla cascina monluè, quando la suonò in acustico, prima che uscisse il disco. c'era frank, forse, che era il periodo dei viagig per l'europa. uno di quei bellissimi ricordi milanesi di un periodo indefinibile, avevo pochi anni.

fe ha detto...

a me viene il dubbio che i bellissimi ricordi milanesi siano così vividi perché sono pochi. troppo pochi. spiccano in un "tutto il resto" poco definito.

e cmq in questi giorni io mi sento molto, ma molto camminare senza chiedersi perché.

Anonimo ha detto...

nonnorononnonò, non sono pochi, solo appartengono a una persona che viveva a milano. e io adesso amo ogni giorno di più questa città con i grandi alberi le lepri e le volpi sotto casa. e il cielo bluissimo, che ricorda solo lontanamente, nel tempo e nello spazio, il periodo monluè.

fe ha detto...

io intendevo i miei... ho pochi ricordi unforgettable di milano, di quelli da raccontare per ore con gli occhi che si accendono. sarà per questo che questa città mi sembra così faticosa.

salutami le volpi!