lunedì 12 ottobre 2009

molla


i giorni sono come molle. lo so, mi direte, è un concetto che ha già espresso molto meglio un certo einstein, lascia perdere. però è strano aprire gli occhi un lunedì mattina e avercela ben chiara, questa cosa delle molle.

ho inziato il nuovo lavoro da due settimane. giorni come molle compresse. molle pronte a saltare. lavoro tanto, in questa nuova redazione, lavoro senza pause per prendere fiato. finisco tardi, quando ormai è buio. l'ora di cena è scivolata in avanti almeno di 60 minuti.

ma sono contenta. le molle schiacciate possono essere deleterie o salvifiche. per ora a me fanno bene. l'adrenalina mi eccita, il cervello va veloce. mi stanco in un modo che tira fuori il mio meglio. sono più simpatica.

poi ci sono giorni che sono molle a riposo. le ore sono lunghe e si avvitano su se stesse. i ritmi di sonno e veglia si confondono, crolli addomentato la sera presto e nel cuore della notte sei sveglio e agitato. sono giorni lunghi, due che valgono come dieci. giorni di telefilm e libri, di infiniti caffè con gli amici di pomeriggio che tanto nessuno ha niente da fare.

all'inizio i giorni così sono faticosi, sono spesanti. poi, a volte, diventano dolci, quieti. sono giorni di riposo, di pensieri lenti. di un'immobilità che fa bene alle giunture.

giorni da cui ti risvegli, il lunedì mattina, senza bisogno che suoni la sveglia.

4 commenti:

valerio ha detto...

Sì, sei simpatica.. Ma sei comunuque malata. Io oggi avrei ricominciato tranquillamente dove avevo lasciato l'altro giorno. Poi se ci metti che ho sbagliato strada e per venire a lavoro ci ho messo due ore.. Il letto, il libro, i film di Alberto Sordi e la tuta mi mancano tantissimo!! TANTISSIMO!!

fe ha detto...

che io sia malata di agitazione lavorativa, è risaputo.

cmq è bastato un giorno di follia al 7° piano della torre e sono tornata una donna stanca :)

BIBA ha detto...

il 7° piano è quasi potere, è ricchezza, è umani nell'acquario

fe ha detto...

e poi dal 7° piano - lato macchinette del caffè - si vede il sanraffa ed è bello sapere che sei lì.