venerdì 17 agosto 2007

fuga di ferragosto

l'ora X della fuga di ferragosto sono le 7 del mattino.

14/8, sette del mattino. si esce di casa. redazione, treno con ale, binna e big luc a prenderci, casa, doccia, minigonna, casaloi, le vele. danze e blagate. fino all'alba, con la polizia che ferma sulle strade. con l'etilometro di calo che in macchina segna sempre arancione e rosso, mai verde. con il cielo che si fa chiaro, con gli occhi che si fanno pesanti. fino alle sette.

15/8, sette del mattino. si va a nanna. poi giornata di nuvole pesanti e cuore leggero, tante persone da vedere e poche ore per farlo. spotorno che come sempre fa parte del dna e nel presente si accavallano tutti gli spotorni passati. come una rete di sicurezza. come tasselli di me. cena con il sindaco al fianco e la calotta che si consolida. terzo molo, reggae, onde.

16/8, sette del mattino. esco di casa per prendere il treno. stazione familiare. poi sarà il viaggio della speranza, un'ora e mezza di ritardo, di nuovo roma. nello zaino, amaretti e tre bottiglie di vino.

e io, più stanca e più contenta.

per ora.

(self preservation is what's really going on today, canta la canzone)

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