martedì 3 giugno 2008

finestrini

ci sono i finestrini che arrivano. come quello dell'eurostar che si infila dentro roma, dandoti tutto il tempo di accarezzarla con lo sguardo e di tornarti a emozionare. l'auchan, il palazzo di sky, i tralicci, le case malconce, i papaveri lungo rotaie, il degrado, le mura, gli edifici che riconosci, le chiese. tutto e il suo contrario, mentre i bambini chiedono "ma quanto è lunga termini?" e tu "ma quanto è casa mia?".

poi ci sono i finestrini abbassati, con l'aria fresca che entra veloce, scompiglia i capelli da pecora e fa socchiudere gli occhi. la musica che risuona forte, il tramonto dai brutti cavalcavia della tangenziale, la luce che si fa giallo-madreperla, i tetti con le antenne della tv.

di notte la città la puoi guardare dal basso in su, sdraiata sul sedile dietro dopo un concerto dei fratellis, note e allegria allo stato puro, con chi fa battere il cuore e due pogatori che vorrebbero ma non hanno più l'età. ti accucci sul sedile con gli occhi spalancati, mentre sopra la tua testa corrono alberi e rami, tetti e balconi. e più in là, il buio. come quando sei piccolo e il viaggio in macchina è l'assaporare un sonno ancor più profondo.

come dai finestrini del ritorno in eurostar. milano appare dopo tre ore seduta per terra in corridoio del treno, e in fondo gli occhi hanno solo voglia di dormire.

(poi ci sarebbero i finestrini non finestrini. quelli del motorino. da lì la vista di roma non ha uguali. l'aria ti entra nei polmoni con forza, lo sguardo si perde. il fresco del lungotevere. la gonna che si alza un po'. via nazionale piena di buche. piazza della repubblica con la sua fontana. le parole urlate per sentirsi e commentare la visione con le ragazze).

7 commenti:

Anonimo ha detto...

PerdoniMi, ma farei un paio di distinguo:
1. Io ho pogato e neanche poco, la maglia di ricambio è una prova lampante
2. Te invece no

Anonimo ha detto...

io ero troppo impegnata a studiare la postura e lo sguardo del tizio della security per pensare a tutto il resto...

Anonimo ha detto...

...e che visione!!!

Anonimo ha detto...

Sguardo "penetrante", una in seconda fila è rimasta incinta

fe ha detto...

io ho pogato e saltato, caro pagatore. anzi, credo che anche il cantante fratello abbia notato dei capelli da pecora sobbalzare tra la folla.

fe ha detto...

emmm pagatore era pogatore, chiaro. non intendevo "tizio con cui ho un legame da prosti"... vabbè.

Anonimo ha detto...

ahheheahea
ma se davanti a te c'era la statua di gesso, come faceva il cantante riccio a vedere i capelli pecora?

Oltretutto non sei neanche stata redarguita dal security man di Beatiful :)

Ma se divenissi un "pagatore" quali sarebbero i benefit del caso?