sabato 7 giugno 2008

otto lettere

un weekend di inizio giugno non è il momento migliore per mettersi a pensare, per cercare di dare un senso a quel che accade, alle decisioni prese e alle cose semplicemente successe. a me ora, al mio modo di stare qua, a quello che ho sempre pensato e che improvvisamente mi sembra fuori fuoco.

non è una buona occasione per obbligarsi a stare soli in casa a lavorare e a fare pulizie di primavera, e poi perdersi nella musica della radio e nella contemplazione del mac. o per mettersi a sfogliare il blog, dall'autunno a fin dove si riesce (un centimetro dopo l'autunno).

non è la situazione più adatta per essere lontana da casa fritto, con il bisogno di silenzio e quello di parole che si fronteggiano.

sarebbe il momento di ritrovare i punti fermi, di prendere le misure che poi danno senso al resto. ma è difficile. gocce d'acqua salata piovono giù dagli occhi di tanto in tanto. vorrei che nella catenina da carrie, oltre al mio nome, ci fosse scritto anche chi sono io.

3 commenti:

Mary ha detto...

...a volte fa bene leggerti...

fe ha detto...

bè spero che a volte non faccia male :)

Mary ha detto...

:)assolutamente no...