un weekend di inizio giugno non è il momento migliore per mettersi a pensare, per cercare di dare un senso a quel che accade, alle decisioni prese e alle cose semplicemente successe. a me ora, al mio modo di stare qua, a quello che ho sempre pensato e che improvvisamente mi sembra fuori fuoco.
non è una buona occasione per obbligarsi a stare soli in casa a lavorare e a fare pulizie di primavera, e poi perdersi nella musica della radio e nella contemplazione del mac. o per mettersi a sfogliare il blog, dall'autunno a fin dove si riesce (un centimetro dopo l'autunno).
non è la situazione più adatta per essere lontana da casa fritto, con il bisogno di silenzio e quello di parole che si fronteggiano.
sarebbe il momento di ritrovare i punti fermi, di prendere le misure che poi danno senso al resto. ma è difficile. gocce d'acqua salata piovono giù dagli occhi di tanto in tanto. vorrei che nella catenina da carrie, oltre al mio nome, ci fosse scritto anche chi sono io.
non è una buona occasione per obbligarsi a stare soli in casa a lavorare e a fare pulizie di primavera, e poi perdersi nella musica della radio e nella contemplazione del mac. o per mettersi a sfogliare il blog, dall'autunno a fin dove si riesce (un centimetro dopo l'autunno).
non è la situazione più adatta per essere lontana da casa fritto, con il bisogno di silenzio e quello di parole che si fronteggiano.
sarebbe il momento di ritrovare i punti fermi, di prendere le misure che poi danno senso al resto. ma è difficile. gocce d'acqua salata piovono giù dagli occhi di tanto in tanto. vorrei che nella catenina da carrie, oltre al mio nome, ci fosse scritto anche chi sono io.
3 commenti:
...a volte fa bene leggerti...
bè spero che a volte non faccia male :)
:)assolutamente no...
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