martedì 24 luglio 2007

einaudi @ villa ada

le dita di ludovico einaudi accarezzano i tasti del piano. le cicale gli vanno dietro. alle note risponde quel suono che sa di notti d'estate, di vacanza. villa ada, il laghetto, gli alberi tutto attorno (e il cielo sopra la testa) fanno il resto.

ascoltiamo - io, lu, la patty e la sciùsciù - il concerto sedute per terra, a qualche metro dal palco. appoggiando il palmo delle mani sul pavimento di legno si sente la vibrazione della musica risalire attraverso le braccia.

chiudo gli occhi e lascio che la testa si svuoti e si riempia (come le onde), di pensieri sorridenti per chi ha fatto di questo la nostra colonna sonora, di immagini e frammenti degli ultimi giorni.

con einaudi ci sono tre musicisti e due ballerine, che ruotano su se stesse per infiniti minuti, muovendo mani braccia e busto, sempre girando. e quando si fermano non barcollano, non cadono, ma tu resti a bocca aperta a pensare a come dentro la loro testa tutto si debba essere mescolato.

e ti chiedi come si faccia, a girare così vorticosamente e a non perdere l'equilibrio. forse le note di un piano aiutano.

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