giovedì 5 luglio 2007

stato di necessità (aggiornato)

stamattina il risveglio tachicardico - senza un perché, come se fosse normale - mi stava facendo riflettere sul mio stato perenne di ansia nonché sul mio letargo ormonale.

poi apro repubblica, trovo più o meno questo e mi scappa da ridere (che poi, naturalmente, la storia non era proprio così. però era certo d'effetto).

Genova, 5 lug. - "Fare sesso due volte alla settimana, non di più". Questa la prescrizione che un medico in servizio al pronto soccorso dell'ospedale genovese Villa Scassi ha fatto ad una giovane donna affetta da "stato ansioso". La visita è stata effettuata lunedì scorso, nel pomeriggio. La notizia è stata anticipata stamani dal quotidiano genovese "Corriere Mercantile". La donna si è presentata nel punto di primo soccorso del nosocomio della delegazione di Sampierdarena afflitta da una profonda agitazione. Il medico l'ha a lungo visitata, effettuando anche una visita ginecologica. Dopo avere esaminato gli esiti della misurazione della pressione, dei battiti cardiaci, della respirazione in correlazione alle altre visite, il sanitario non ha potuto fare altro che scrivere sul referto un consiglio assai antico: "Fare sesso due volte alla settimana, non di più" per curare i sintomi di cio' che ha definito, sempre per iscritto, un semplice "stato ansioso". Non resta che attendere gli esiti della cura, che potrebbe in un sol colpo spazzare via l'abitudine medica di prescrivere calmanti e ansiolitici.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Fantastico! Ma il punto è: la donna oggetto dell'articolo ne faceva troppo o ne faceva troppo poco???
Cmq direi che mi trovo d'accordo con la diagnosi! ;-)

Fabio-Tommy ha detto...

d'accordissimo.
Centro anti ansia tommaso

lancha2012 ha detto...

Cieo Rodrigo, da dove dgt?
Interessante l'articolo Fede.
La storia probabilmente non era proprio così, e ok. Magari il medico ce stava a prova'.
Pare cmq che l'altra prescrizione fosse: "Faccia sesso con la prima persona che vede".
Gli è andata male però, passava di lì Thomas Catozzi.