venerdì 31 ottobre 2008

come se l'aria si ispessisse

nelle stazioni è un'altra cosa, l'emozione si intuisce dagli sguardi, dai gesti, dai movimenti, ci sono innamorati che si lasciano, nonne che ripartono, donne dagli ampi cappotti che abbandonano uomini dal colletto rialzato, o viceversa, osservo persone che partono non si sa per dove né perché né per quanto tempo, che si dicono arrivederci attraverso il finestrino con un cenno oppure si sgolano quando nessuno può più sentirle.

con un pò di fortuna assisti a vere e proprie separazioni, voglio dire che si capisce che durerà a lungo o che sembrerà eterna (il che è lo stesso), allora l'emozione si fa densa, come se l'aria si ispessisse, come se fossero soli senza nessuno intorno.

lo stesso succede quando arrivano i treni e mi piazzo all'inizio della banchina, osservo le persone che aspettano, il viso teso, impaziente, gli occhi chiusi che scrutano e di colpo quel sorriso sulle labbra, il braccio teso, la mano che si agita, mentre si vengono contro e si abbracciano: è la cosa che più di tutte preferisco.

(dolphine de vigan / gli effetti secondari dei sogni)

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