sabato 11 ottobre 2008

il letto / l'influenza


mi sono infilata nel pigiama e nel letto blu verso ora di cena. perché quando ho l'influenza, tutto quello che mi viene in mente è dormire. ho buttato giù due bicchieri di latte e cereali (quelli col cioccolato) e uno zerinol. ho letto. poi ho chiuso gli occhi.

e ho pensato che sarebbe stato bello se, invece che nel letto blu, fossi stata in un lettone. se dopo un paio di ore di sonno, mi avesse svegliata una carezza sulla testa, qualcuno che mi porge un bicchiere d'acqua prima di sedersi accanto a me, con le gambe distese sul copriletto.

poi però ho anche pensato agli attacchi di caldo/freddo, al naso chiuso, alle ossa che fanno male. al fatto che chiunque, accanto, sarebbe stato una seccatura. l'avrei odiato e mi avrebbe odiata.

e mi sono chiesta, per l'ennesima volta, se per caso io non abbia qualche problema con il concetto di coppia. giusto qualche.

6 commenti:

valerio ha detto...

Mi perdoni, ma se a Berlino non ci fosse stato un paziente seccatore, lei sarebbe probabilmente rimasta asfisiata nel comodo letto pieno di morbidi cuscini.

fe ha detto...

se non ci fosse stato un paziente seccatore, forse non sarei stata a berlino.

e cmq era l'hilton, per dio! le rockstar belle & maledette mi fanno un baffo!

Anonimo ha detto...

lo zerinol subito dopo il latte???

Anonimo ha detto...

dici che fa male? conta che il giorno dopo l'ho buttato giù con la birra... (in effetti non che io sia molto guarita)

Anonimo ha detto...

Considera che con lo Zerinol mi è venuta una crisi epilettica...mmm

non abusarne.

Che poi scopri uno stato di necessità, di bisogno, di dipendenza. Non c'è niente di più triste di una persona sola in un ristorante. Siamo fatti per un altro. Ma la domanda "chi?" resta insoluta per lo più dolorosamente

fe ha detto...

quando ho letto "stato di necessità, di bisogno, di dipendenza" pensavo parlassi dello zerinol :)

non sono tanto sicura che siamo fatti per un altro, sai. cioè, forse siamo fatti per tante altre persone (e non intendo solo amori). proprio perché a "chi?" non si può rispondere con un nome solo. forse perché "chi?" è una domanda senza molto senso.