domenica 21 ottobre 2007

sette giorni

una settimana sono tre città. sono treni che scendono e risalgono metà penisola. programmi che cambiano, si parte con lo zaino per stare tre giorni, si torna con la valigia piena di maglioni di lana.

una settimana sono notti e mattine, sorrisi e ristoranti. birra, vodka e quel che c'è, vino bianco. un pezzo di pizza e un felafel, quaglie e tiramisù, nuvole bianche e freddo. e brindisi (a chi quaglia e a chi non quaglia, naturalmente).


una settimana sono le persone che ci sono sempre state e quelle che ci sono da poco. sono i saluti, le battutine, gli sguardi. i centimetri di pelle. lo spogliarello per aggiudicarsi strip-bike. le abitudini che sono intimità e che è difficile cacciare in una valigia, per quanto abbia le ruote.

una settimana è la soglia delle quaranta ore, una conferenza stampa, uno spettacolo grincioso. una telefonata che il lunedì cambia un po' le prospettive, rendendo finalmente sensato il dolce far niente. cinque puntate di sex and the city di fila - "bè a sto punto alla festa si va".

e poi una settimana è musica. quella che suona adesso, quella del circolo mentre ormoni e alcol scatenano la follia. quella nuova, appena scoperta, e quella recuperata nella memoria. la sigla di scrubs. "ehi, posso fare qualcosa?" - "metti un po' di musica".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quella del circolo mentre ormoni e alcol.. vogliamo parlare del fatto che facevano venti gradi sotto zero e che mi sono detto vabbè andiamoci presto così magari ci vediamo la fine del concerto e che causa 4 giorni di febbre+diarr**+disturbivari sono stato costretto a bere acqua tutta la notte e la gente giustamente alticcia non essendo a conoscenza della mia intima situazione gastroinfluenzale non faceva altro che meravigliarsi per il mio bicchierozzo di vodka lisciaaaAAARGH?

bentrovata, il piacere è davvero tutto mio

Fabio-Tommy ha detto...

allora come è andata?