lunedì 1 ottobre 2007

sliding doors

se è normale scrutare la lista finale dell'ifg di milano sperando di non trovare il proprio nome, non lo so.

sta di fatto che non l'ho trovato, e la cosa non mi ha sorpresa. e nemmeno tanto sconvolta.

una possibilità in meno, in giorni in cui le possibilità hanno rischiato di diventare troppe e poco gestibili. soprattutto nel momento in cui ti rendi conto di non sapere affatto cosa desideri.

in compenso ho fatto un colloquio (che è andato bene), ho la testa che mi scoppia e ho paura.

credo che oggi sia abbastanza normale. sliding doors, mi ha detto oggi la capa facendo il colloquio.

sliding doors, c'è scritto sulla mia playbag a roma.

4 commenti:

fayna ha detto...

cercare il proprio nome e non trovarlo è una metafora di questo momento

sarebbe stato poco cinematografico trovarsi

anch'io sono un po' in cagona, mi ci vorrebbe uno dei poteri degli heroes (tranne la doppia personalità) per rompere questo periodo

secondo me l'unico che potrei avere è leggere il pensiero, a volte riesco ma devo lavorarci su

fe ha detto...

a me basterebbe saper leggere il mio, di pensiero.

Anonimo ha detto...

la doppia personalità io so chi ce l'ha...

cmq il potere più grande è l'Amore

CarCarlo ha detto...

A volte basta avere la voglia e l'incoscienza di buttarsi!
Lo dice uno che riflette sempre troppo sulle cose; spesso è meglio farlo una volta e poi via.

(ammazza oh, chessò un filosofo??? eheh)