martedì 12 giugno 2007

buongiorno di oggi

L'ora di George
I No Global sono proprio fermi all'età della pietra. I soliti slogan antiamericani, le solite baruffe con la polizia. Cose viste e straviste, che a Bush non hanno provocato il minimo grattacapo. Gli albanesi, invece. Autentici geni imparentati con Totò, hanno accolto il Presidente neanche fosse il Messia, in un turbinio di baci e abbracci. Ma appena Bush è riuscito a divincolarsi, dal suo polso era misteriosamente scomparso l'orologio. Mica tanto misteriosamente: nelle immagini si vede un polpastrello prensile staccarsi dalla boscaglia di mani adoranti per sfilare il cinturino presidenziale con tocco lieve da pianista. Bush non si è accorto di nulla, ma d'altronde non guarda l'ora da quando diede ordine di bombardare l'Iraq: lì per lui il tempo si è fermato. Più incredibile che non se ne siano accorti gli uomini dell'agile scorta, circa 850 emuli dell'ispettore Clouseau, uno più sveglio dell'altro, ma tutti assai meno del più torpido degli albanesi.

Si ignorano le conseguenze diplomatiche dell'attentato, il più grave mai subito all'estero da un Presidente americano. La proposta della Cia - requisire per rappresaglia l'orologio di ghisa situato in cima al campanile del duomo di Tirana - è stata respinta dopo lunghe riflessioni da Bush con la motivazione che non avrebbe saputo come legarselo al polso. Gli agenti Fbi stanno battendo tutte le piste, anche che l'orologio scomparso sia stato regalato per sbaglio a Bush da Berlusconi. Il quale potrebbe aver incaricato qualche suo collaboratore albanese di recuperarlo, allo scopo di farne dono a un amico velista nella bufera. Un certo Massimo, che da tempo non vede l'ora.
(massimo gramellini)

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