mercoledì 6 giugno 2007

funzioni primarie

ieri ero appoggiata sul fondo di un vagone della metro. ho riempito il lettore mp3 di musica per il quotidiano viaggio casa-stage. c'è dentro di tutto, un miscuglio senza senso apparente ma che risponde a regole ben precise.

quando hai gli auricolari nelle orecchie, in certi momenti un brivido si arrampica su per il collo, alla base dei capelli, ed è un brivido strano - sensuale, quasi - che mi fa sorridere.

a un certo punto parte una canzone che non sentivo da tanto - ok, è pure un po' trash. funzioni primarie dei velvet. e improvvisamente nell'aria umida e satura di odori sotterranei della metro mi è tornato in mente il viaggio verso gallipoli, la macchina del ballero con i finestrini da abbassare tutti contemporaneamente per non morire di caldo, lui e paul davanti e io e diè dietro, la radio che ripeteva in loop sempre le stesse canzoni dell'estate (canzoni che io dal mio piccolo mondo di novità spotornesi non conoscevo affatto).

funzioni primarie mi ricorda questo. mi fa venire in mente diè, soprattutto, l'uomo-sarabanda che aveva il compito di aggiornarmi su tutte le novità trash. certo che una vacanza così mi manca. davvero.

il secondo giorno è stato più duro. è finito con un mal di testa che avevo dimenticato, con gli occhi doloranti. e in casa non c'era nemmeno novalgina. poi una serata di teatro e di risate mi ha rimessa in sesto.

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